BALIA BUFERA: Il Gelo è più dolce della Vita.
Storia, luoghi e personaggi del mio nuovo romanzo "Balia Bufera" sono
stati in gran parte ispirati dalle memorie dei viaggi compiuti
nell'infanzia nell'entroterra montano dell'Abruzzo, in particolare
nell'area dell'Altopiano di Quarto Santa Chiara tra Pescostanzo e
Rivisondoli. Memorie decantate nel tempo da visioni e sogni lucidi
stimolati a loro volta dalla lettura di vecchi libri di favole in cui la
realtà finiva sublimata tra l'epica meraviglia delle leggende popolari e
il mistero esoterico delle profezie
tramandate attraverso linguaggi cifrati. Inevitabile quindi che nel
corso della stesura del romanzo prendesse forma, quasi in simultanea,
anche quello che chiamo il suo "correlativo eidetico", inerente ossia la
sua natura di "pura immagine mentale" (essendo di per sè la memoria
eidetica tipica dell'infanzia e della pre-adolescenza). Quest'ultima,
dopo aver trovato sbocco in una serie di disegni e dipinti, tra cui la
copertina del libro medesimo, non poteva che assumere i caratteri
definitivi di una sceneggiatura cinematografica ideata in funzione di un
film da girarsi negli spazi reali che serbavano già quella vicenda nel
segreto della loro immanenza secolare. Oltre ad essere tra i candidati
ad un premio di scrittura cinematografica (del quale non mi è possibile
per ora svelare il nome), negli ultimi 4 mesi il soggetto e la
sceneggiatura sono stati sottoposti ad una decina di produttori
italiani. Di questi finora solo uno ha reso noto il suo "parere",
ammettendo tra le righe di non essere interessato a investire su film
che non siano classificabili come "commedie". Nessun cenno al fatto che
la proposta di girare in Abruzzo possa o meno rappresentare un "vulnus"
alla realizzabilità del progetto. Apprendere che i produttori che si
sono già fatti avanti per realizzare l'adattamento cinematografico del
romanzo vincitore del Premio Campiello "L'Arminuta" di Donatella Di
Pietrantonio, antropologicamente inscindibile dalla realtà del
territorio abruzzese, abbiano addotto l'assenza di una film commission
regionale quale motivo per girarlo altrove, lascia pensare ad un alibi
pretestuoso utile a sottacere annose problematiche di natura culturale e
poltica che, in senso lato, sono le stesse denunciate nel romanzo
dell'autrice di Arsita. E che sono alla base della mia donchisciottesca
ostinazione a voler ancora scommettere su questa regione il cui destino,
scriveva Ignazio Silone nel 1948 "è stato deciso principalmente dalle
montagne".
BALIA BUFERA
Disponibile in paperback ed ebook sulla Vetrina Autore di LULU:
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