Saturday, May 25, 2019

AFANzine - Blade Runner

BLADE RUNNER 

Bagliori di umanità nella notte del futuro 

 

Scritto, montato e prodotto da AFAN Alessandro Fantini 

Musiche ispirate alla colonna sonora di VANGELIS composte da AFAN Alessandro Fantini

 



 In un 2019 tecnologicamente diverso da quello immaginato da Ridley Scott e Philip K. Dick, AFAN analizza quello descritto dal film che nell'82 fu in grado a suo modo di profetizzare la perdita d'empatia e la solitudine di replicanti iperconnessi in questo futuro corrente.

Thursday, May 9, 2019

EmPathmos - il nuovo album di AFAN


 

"Oggigiorno l'empatia sta diventando una dote sempre più rara ed in via d'estinzione. Come Giovanni l'Evangelista trascrisse nel libro dell'Apocalisse la rivelazione ricevuta in una grotta mentre si trovava in esilio sull'isola di Patmo, così nella sterminata isola della solitudine online ho trovato l'ispirazione per comporre un album sulla natura "apocalittica" del "reciproco sentire".


La rivelazione suprema giungerà quando gli umani torneranno a SENTIRE. Allora il libro degli "Empath" avrà inizio con la brezza di un eterno schiocco".

 



Composto, eseguito, registrato, mixato e prodotto da

 AFAN Alessandro Fantini
Testi, voce ed effetti sonori di 

AFAN Alessandro Fantini

 


Thursday, May 2, 2019

Leonardo ovvero la più acida delle sequenze


Per quanto trovi ingeneroso stabilire delle gerarchie in ambito artistico, non esiterei a mettere al vertice del mio "pantheon” l’intero scibile umano e artistico di Leonardo da Vinci.

 Indelebile è il ricordo di quell'enorme volume dedicato alla sua opera ricevuto in un Natale dell'86, custodito ancora gelosamente tra le miriadi di monografie della mia libreria. A impressionarmi subito non furono tanto i dipinti, i disegni o i codici fittamente vergati con la grafia speculare, ma lo sforzo sovrumano, in larga parte disatteso, che Leonardo aveva compiuto lungo tutto l’arco della sua vita nel tracciare una sua intima cosmogonia che lo stato di abbozzo di molte delle sue visioni più ambiziose rendeva ancora più eroico e romantico. 

 

In seguito, fui affascinato da come quel senso di sublime incompiutezza, che trovava una mirabile rappresentazione nell’uso del chiaroscuro, affondasse le radici nel vissuto autobiografico, riverberandosi nell’enigma che circondava la sua identità sessuale. Fu soprattutto nei capricci morfologici dei suoi disegni di tempeste, sezioni anatomiche, battaglie e caricature che individuai il germe di quella che sarebbe diventata la mia passione per le fantasticherie grafiche e le invenzioni visive così familiari anche alla pittura di Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel e William Kurelek. Nello stesso periodo ritrovai quell’arguzia calligrafica e maestria coloristica nelle illustrazioni impregnate di realismo fiabesco dedicate alla vita degli Gnomi dell’olandese Rien Poortvliet, artista che andrebbe annoverato tra i più grandi figurativi del ventesimo secolo. Fu lungo questo sentiero che raggiunsi infine il regno di feticci freudiani, iperrealismo delirante e compressioni atmosferiche di Salvador Dalì, a sua volta galvanizzato da Leonardo e Bosch nella gestazione della sua cifra stilistica. Una catena desossiribonucleica di cui Leonardo resterà sempre la prima e più irreplicabile "sequenza".